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Progetto Sorriso nel Mondo 2018

Gli angeli della luce

Progetto Sorriso nel Mondo Onlus | Progetto E.I.S. a Uvira

La centrale fotovoltaica di Uvira (nella Repubblica Democratica del Congo) è oggi una realtà che porta luce e speranza alle migliaia di malati e bisognosi che ogni anno bussano alle porte dell’Ospedale in cerca di un luogo sicuro dove essere curati.

Ogni anno PSnM realizza un calendario dedicato a un tema o a un progetto importante per l’Associazione e, per il 2018, si è deciso di rendere omaggio a Progetto E.I.S. “Energia Informatizzazione Salute” con un calendario che racconti in maniera chiara e coinvolgente, mese dopo mese, il percorso che ha portato alla costruzione della centrale fotovoltaica.

Ogni mese porta con sé la descrizione di una delle diverse tappe/obiettivi che hanno composto il cammino del progetto: Fare ricerca | Catturare l’energia del Sole | Trasportare la corrente | So-stenere | Crederci | Diffondere la tecnologia digitale | Fare formazione medica | Saper fare | Conservare l’energia | Avvitare.

Gli “angeli della luce” sono Tiago, Pierumberto, Fabio, Marco, Francesco, Mauro e Faustina ai quali è dedicato il calendario.

Ogni mese descrive progetto E.I.S. anche attraverso le fotografie, scattate dai volontari stessi durante la missione. Dodici dittici raccontano altrettante microstorie, valorizzate da una serie di citazioni di autori celebri. Un fil rouge collega idealmente il “cuore” dell’Associazione, le persone (i sostenitori, i volontari, i benefattori, rappresentati dall’illustrazione di Carlo Stanga) alla “luce” di speranza che è stata portata ad Uvira.

 

  GENNAIO . Quest’anno vi racconteremo una storia  

Una storia semplice che vi accompagnerà, giorno dopo giorno. È quella dei nostri “angeli della luce”.

Non eroi, ma persone normali, con le loro famiglie e il loro lavoro. In queste persone normali un giorno si è accesa una scintilla: hanno risposto a una richiesta, mettendo il loro saper fare al servizio di chi ha bisogno di aiuto. E sono partiti. Con un progetto in testa, un container pesantissimo, tanta determinazione, il sorriso sulle labbra e anche un po’ di paura.

Quella scintilla è diventata un grande e splendente raggio di luce, che spezza le ombre della notte e dà speranza ai malati che varcano le porte dell’Ospedale di Uvira, nella Repubblica Democratica del Congo, rendendo quel luogo un posto sicuro dove saranno accolti e curati.

Quel raggio di luce è arrivato fin qui e illuminerà le nostre giornate con il suo messaggio di speranza. Le tenebre possono essere sconfitte da una piccola scintilla. Quella scintilla è dentro ognuno di noi!

  FEBBRAIO . Portare la Luce a Uvira  

L’Ospedale di Uvira è un punto di riferimento per l’intera provincia del Sud Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Un luogo strategico importante, anche per l’accoglienza dei rifugiati da Burundi e Ruanda, circa 2 milioni dal 2000 ad oggi. I continui blackout e l’assenza prolungata per ore di luce e corrente hanno reso nel tempo impossibile fornire l’assistenza medica di base ai tanti malati che si rivolgevano alla struttura.

Ecco perché si è deciso di mettere insieme un team di professionisti, benefattori e aziende del settore, per costruire una centrale fotovoltaica in grado di fornire corrente elettrica costante, per tutto l’anno, a tutto l’Ospedale.

PRIMA: 10 BLACKOUT AL GIORNO

 

  MARZO . Fare Ricerca  

L’idea di costruire un impianto fotovoltaico ad Uvira è nata nel 2015 da uno studio di fattibilità di Progetto Sorriso nel Mondo e ZEROPIÙ, ma il progetto concreto è stato sviluppato come tesi di laurea nel 2017 presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Padova.

Revisione dopo revisione, pagina dopo pagina, i corridoi dell’Università sono stati invasi dalla terra delle strade d’Africa. Ed è stato così che i mille numeri tracciati sulla carta si sono trasformati nei battiti del cuore dei neonati; salvati dalla corrente elettrica che ha permesso di utilizzare per la prima volta in sicurezza le due culle termiche così come tutte le attrezzature mediche dell’Ospedale.

255 PAGINE DI TESI

 

  APRILE . Catturare l’energia del Sole  

Ogni ora, da miliardi di anni, la terra riceve dal Sole una quantità di energia pari a quella che l’intera popolazione mondiale utilizza in un anno. Per poter sfruttare questa energia, che è tanta, gratuita e pulita, bisogna prima di tutto essere in grado di catturarla.

I delicati pannelli solari che con fatica e determinazione sono stati montati sui tetti dell’Ospedale di Uvira hanno questa preziosa funzione.

152 PANNELLI SOLARI

 

  MAGGIO . Trasportare la corrente  

Una volta catturata la luce del Sole e trasformata in energia, questa energia deve essere trasportata ovunque ce ne sia di bisogno: attraverso i tetti, i muri, le stanze e i corridoi.

Presa dopo presa, lampadina dopo lampadina i metri diventano chilometri. Chilometri di cavi trasportati dall’Italia in grandi e pesanti bobine, srotolati con l’aiuto di tutti e distribuiti con pazienza in tutto l’Ospedale.

4.500 METRI DI CAVI ELETTRICI

 

  GIUGNO . Sostenere  

In ogni missione così come nella vita ci sono i protagonisti, e poi ci sono coloro che lavorano dietro le quinte, e quasi di nascosto permettono ai protagonisti di portare a casa con successo il loro spettacolo.

Se i pannelli solari sono i protagonisti della nostra storia una cosa è certa: neanche una lampadina si sarebbe potuta accendere senza i giusti supporti che permettessero di ancorare i delicati pannelli solari agli incandescenti e incredibilmente inclinati tetti di lamiera dell’Ospedale di Uvira.

400 METRI DI PROFILATI

 

  LUGLIO . Crederci  

Dietro una missione importante ci sono persone, mestieri, materiali, progetti, lavoro e fatica. Ma il buon esito di una missione non è legato solo a chi ci lavora fisicamente. Un ruolo importante è anche quello di chi sostiene a distanza, di chi ci ha sempre creduto fin dal primo giorno, di chi non si è mai tirato indietro e pur non essendo fisicamente presente ha trovato tanti modi diversi per partecipare e collaborare al raggiungimento dell’obiettivo. Come sempre, giorno dopo giorno, passo dopo passo.

DAL 2015:UN SUPPORTO FIN DAL PRIMO GIORNO

 

  AGOSTO . Diffondere la Tecnologia Digitale  

Le tecnologie digitali e della comunicazione sono uno strumento di sempre più vitale importanza per raggiungere un reale sviluppo sociale ed economico. Parte dell’energia prodotta dalla nuova centrale fotovoltaica è stata destinata a questo importante scopo: attrezzare un’aula informatica dedicata alla formazione del personale sanitario e aperta alla comunità. Un punto di riferimento, a Uvira, per la diffusione della cultura e dell’informazione.

11 COMPUTER CORSI GRATUITI DI 20 ORE PER CLASSI DI 20 ALUNNI

 

  SETTEMBRE . Fare Formazione Medica  

In Africa, e nei Paesi con risorse economiche limitate, la maggior parte dei bambini muore nel primo mese di vita, in particolare nella prima settimana. L’intervento sanitario nel periodo neonatale è di determinante importanza ma ciò si scontra con i mezzi insufficienti così come con la scarsa preparazione culturale degli operatori locali. In un Ospedale che ogni anno fa fronte a circa 3000 parti, rendere il personale sanitario autonomo e in grado di rispondere alle richieste di cura così come alle emergenze è stato fin dall’inizio uno degli obiettivi primari della missione.

1-28 GIORNI DI VITA: LA FASE PIÙ DELICATA

 

  OTTOBRE . Saper fare  

L’ambito del fotovoltaico è un mondo fatto di tecnologia, ricerca, costanti aggiornamenti, strumenti preziosi e delicati. Portare questo mondo in una città del Congo è già di per sè una sfida.

Si tratta infatti di utilizzare le tecnologie esistenti adattandole alle condizioni estreme dell’ambiente ospitante; progettando e costruendo un sistema che possa essere autonomo nella gestione quanto nella manutenzione. Per ottenere questo risultato e raggiungere questo livello di adattamento l’esperienza dei professionisti coinvolti si è rivelata uno strumento fondamentale.

25 ANNI DI ESPERIENZA IN AMBITO FOTOVOLTAICO

 

  NOVEMBRE . Conservare l’energia  

Non tutta la luce del Sole che viene catturata e trasformata in energia viene utilizzata immediatamente: è importante non sprecare ma raccogliere e conservare questo bene prezioso in maniera da poterlo utilizzare quando più ce n’è bisogno.

Ecco perché le batterie che custodiscono la corrente elettrica sono strumenti importanti quanto le lampadine che la diffondono. Riunite tutte in una stanza dell’Ospedale di Uvira le batterie sono il cuore di energia dell’intera struttura.

48 BATTERIE

 

  DICEMBRE . Avvitare  

Ci sono i pannelli, i supporti, i cavi, le batterie. C’è il progetto, il viaggio, il saper fare di persone che hanno messo a disposizione degli altri tutta la loro professionalità ed esperienza… e poi?

E poi ci vuole anche tanta umiltà, l’umiltà di mettersi ad avvitare 500 lampadine, raggiungendo con scale lunghissime i punti più remoti dell’Ospedale di Uvira. Una grande missione non è nulla senza l’umiltà delle piccole azioni che la rendono infine concreta.

500 LAMPADINE SOSTITUITE RIDUZIONE DEI CONSUMI: 75%

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